Ulf Hannerz med sin storvinst, en check på 10 000 kronor - CC BY 4.0 (Wikimedia)
Ulf Hannerz med sin storvinst, en check på 10 000 kronor - CC BY 4.0 (Wikimedia)

L'assegno

Ciao a tutti. Mi chiamo Chiara e voglio raccontarvi una storia. Ah, perché? Perché ogni tanto mi mi torna in mente questa storia, è una storia che ho vissuto io personalmente e quando lavoravo al centro storico di Sassari, al Banco di Sardegna.

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Io ho lavorato per 12 anni al Banco di Sardegna e lì ho vissuto, conosciuto tante persone, anche particolari.


Cosa è successo un giorno? Che è venuto allo sportello un… non era proprio un cliente, però era un signore che abitava in zona. Mi presenta questo assegno e mi dice - Signora devo, voglio cambiare questo, questo assegno.  

Non è italiano questo signore, è corso.

Guardo l'assegno e la firma era, cioè, posta malissimo trasversale eccetera. E conoscevo anche il numero di conto e anche a chi apparteneva quell'assegno.
Gli ho detto:
- Guardi, mi dispiace, ma io questo assegno non glielo posso cambiare.
- Perché?
- Perché chi gliela ha emesso questo assegno ha sbagliato.
- Che cosa ha sbagliato?
- Ha sbagliato la firma. Adesso lei faccia così, vada dal signore che gli ha dato l'assegno e se ne fa emettere un altro.
-  Ah. - Mi ha guardato ed è andato via. Io dovevo per forza di cose assolvere al mio compito, il mio dovere, che era quello di sportellista quindi chiamo il titolare del conto e gli dico, vi dico il nome a caso:

-  Giovà ma è venuto un tizio con un assegno tuo. Con una firma diversa.
- Davvero? Vabbè, ti faccio sapere. Grazie. Grazie.
- Figurati. - Mi richiama dopo un po’. -  Cavolo me ne hanno fregato il carnet degli assegni -  etc. etc.

Comunque indago faccio eccetera. Va bene. Faccio manche denuncia, espone denuncia, fa tutto  e passa un po’ di tempo, anzi passano un po’ di anni, io vado via dal centro storico, vado a lavorare da un'altra parte, esattamente a Carbonazzi e mi arriva una telefonata dalla Questura.  

- Sono etc. etc. Cerco la signora etc. etc.
- Sono io. - Dice - Guardi, deve venire in Questura.
- Io? E perché cosa ho fatto?
- No, no, sia tranquilla, stia tranquilla, deve fare la testimonianza.
- La testimonianza?
- Si si venga in Questura che le faccio… Comunque si vede che lei è tranquilla... già da come si si esprime. Venga, non è niente di particolare.

Va bene, vado in Questura, sbaglio anche strada, arrivo lì, cerco il brigadiere, insomma, e mi dice:
- E guardi, lei ha fatto... C'è stato questo episodio quando lavorava in banca al Centro Storico, perché - dice - Un assegno trafugato. - Ah, va bene. -  Mi dà tutto quanto per giustificare eccetera.

Arriva il giorno in cui dovevo andare a fare la testimonianza, però io questo signore… io non lo volevo incriminare.

Cioè, poverino! E’ un povero Cristo! S’scuru, cioè vabbè sarà successo tanto il titolare del conto non era così povero. Chissà perché mi faceva un po’ di… vabbè, vado, prendo un permesso al lavoro, vado in tribunale.

In tribunale c'era tanta gente, tanta fila, eccetera. E quindi mi metto a leggere gli articoli di legge per cui lui era incriminato. I capi di imputazione. Cioè tantissimi, lunghissimi eccetera. Vedo l'avvocato.
Non ci puoi parlare con l'avvocato eh! lo guardo così e niente.
Aspetto che mi chiamino. E’ il mio turno. Tutto il giorno lì. Arriva il mio turno.  Toh!  Come faccio adesso io a non riconoscere quello che io avevo fatto, insomma a volerlo scagionare a un certo punto, a non testimoniare suo discapito.

Anche perché l'avvocato gli aveva detto – No no. – Diceva
– Se n’è dimenticata. Son passati tanti anni.  
- No. Quella signora si ricorda ?

Vabbè, arrivo lì. E’ il mio turno e il pubblico ministero mi dice – Senta lei ricorda l'assegno numero …..?
Io - No, non me lo ricordo assolutamente.

 L'avvocato difensore - Ma lei dal 2011 a oggi  sì ricorda …?
- No. Ho già detto che io non mi ricordo assolutamente il numero di questo assegno.  Con tutti quelli che cambiavo in uno sportello. Sicuramente non posso dire di che si trattava di un assegno che mi aveva presentato una o un'altra persona.

Insomma, alla fine ero contentissima. L'avvocato difensore è scappato di corsa, è andato a dirgli che insomma il testimone questa volta non aveva testimoniato. Non si ricordava l'episodio etc.
L'ho incontrato oggi. Oggi mentre stavo passando in via Rosello l'ho rivisto. E io son contenta quando lo vedo e son contenta anche di non avere testimoniato contro.


Chiara
Registrato da François alla libreia Koinè di Sassari il 9/11/2024