Monte Forte - Nurra
Monte Forte - Nurra

Il laghetto nella Nurra

La fortuna arrivò in campagna con un laghetto artificiale prima destinato all'allevamento dei pesci.

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I terreni della loro famiglia erano molto vasti. Si estendevano da una zona un po' più interna della Nurra fino ad arrivare fin quasi alla costa, nei pressi di Porto Ferro. Si trattava comunque dei terreni dei genitori e dei nonni, tutti sparsi per la pianura. La signora, ultranovantenne, mi racconta che lei ed il marito, appena poterono si comprarono un pezzo di terra tutta loro, era grandetto e aveva anche un laghetto.

La signora ci tiene a precisare che non conta in realtà tanto la grandezza del terreno quanto la capacità di coltivarlo. - Anche meno di un ettaro di terra in realtà - dice - se ben coltivato, rende molto! -

In questo laghetto il marito decise di mettere dei piccoli pesci d’acqua dolce che provenivano da Oristano e che questi pesci, col tempo, diventarono enormi, ognuno di loro pesava infatti più di 4 kg! Si moltiplicarono all’infinito ed erano talmente tanti e talmente grandi che l’acqua, all’inizio limpidissima e potabile (venivano anche a prenderla con un autobotte), diventò completamente torbida, inutilizzabile per essere bevuta. Allora il marito pensò bene di fare un altro uso di quell’acqua e di far fuori i pesci.

Si comprò un paio di pantaloni alti alti e un paio di stivali per potersi immergere nel laghetto e pescare tutti quei pesci. Invitarono tanti amici per pescare e mangiare gli abitanti del laghetto. Fecero una grande festa, ne cucinarono e ne regalarono molti. Non c’era infatti l’energia elettrica e quindi non si poteva congelare niente, bisognava cucinare tutto in tempi brevi.

In quell’occasione piantò l’orto utilizzando per innaffiare gran parte dell’acqua del laghetto. Si fece aiutare da alcuni ortolani di Alghero, bravissimi! Erano due fratelli e dopo che il marito della signora ebbe arato il terreno piantarono l’orto, sette ettari di orto. C’erano cetrioli, pomodori, verdura… di tutto… Poi vendettero tutto al mercato civico di Sassari e di Alghero. Ogni sabato sera da La Corte partiva un camion pieno zeppo di cassette di verdura di ogni tipo. Questi ortolani furono molto bravi e quell’anno si guadagnò talmente tanto che costruirono la casa.

Fecero anche due ettari di cavolfiori! Il fatto è che era un anno particolare. Era il 1970 e proprio quell’anno non piovette fino ai primi di Dicembre quindi c’era grandissima penuria d’acqua; la maggior parte delle coltivazioni andarono malissimo, tranne la loro, che andò benissimo perché utilizzarono l’acqua del laghetto e l’aiuto di questi due bravissimi ortolani di Alghero.

Ancora oggi in quel terreno ( in cui c’è ancora il laghetto) e in quella casa abita la figlia della signora con la sua famiglia.

 

 

 

Pina Deroma

Storia registrata (e poi riletta) da Alessia a La Corte (Nurra) - Agosto 2024

 

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